Giovedì mattina una delegazione del Comitato Cittadini, accompagnato dai gruppi ambiente di Berlingo e Rovato e da Legambiente Rovato, ha incontrato l'assessore Boni negli uffici regionali di Milano. L'incontro, che come tema aveva la richiesta di discarica di amianto in località Valverde, ha permesso al Comitato di esprimere le proprie perplessità in merito alla medesima e di ascoltare la posizione della commissione preposta alla sua approvazione. Il risultato dell'incontro ha permesso di comprendere che attualmente la Regione Lombardia necessita di una discarica di amianto sul proprio territorio e che la cava Valverde di fatto non è tra le "favorite" per questo scopo. La ragione sta, come il Comitato ha fatto ben notare, nella reale condizione della cava che, ormai ferma da più di 20 anni, ha trasformato la propria fisionomia in un bosco. Oggi la cava Valverde deve, a giudizio del gruppo ambiente, essere definita, giudicata e considerata quale parco naturale, dove vi sono alberi e animali che hanno proliferato creandosi un rifugio stabile. Continuare a parlare di cava allo stato attuale delle cose sarebbe privo di senso e di logica. Il Comitato Ambiente ha cercato, attraverso documentazioni, di dimostrare l'effettiva realtà del Parco Valverde e ha espresso la necessità di salvaguardare un territorio che a breve sarà devastato a causa della discarica di inerti in cava Bettoni. L'assenza di vie di accesso che conducano alla cava, inoltre, costituirebbe un deterrente alla sua approvazione, a ragione anche del fatto che l'unica via che attualmente conduce al bosco Valverde (via Trepola) è fortemente frequentata da podisti e ciclisti e, a giudizio dei gruppi ambiente, dovrebbe essere trasformata in zona pedonale piuttosto che in area transitata da mezzi pesanti. Pur uscendo dal'incontro senza risposte, il Comitato è speranzoso nel ritenere che il bosco Valverde non debba essere considerato tra le favorite a diventare discarica. Nella speranza che i buoni propositi emersi in sede di dibattito giungano a buon fine il Comitato attende l'elezione del nuovo assessore provinciale all'ambiente per sottoporre l'attenzione anche alla Provincia nella speranza che la nuova giunta abbia il buon senso di salvaguardare il proprio territorio e non di continuare ad utilizzarlo come merce di scambio.
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